lunedì 17 aprile 2017

E' l'ora di tornare....

Quale immagine migliore del posto dove si nasce può scuotere l'anima errante del viaggiatore e convincerlo a tornare...



  








Quest'anno sono stata in India per più di 5 mesi...come sempre molto intensi. Appena arrivata a Delhi l'impazienza di rivedere il Gange mi ha spinta a prendere il primo treno per Benares e ancora con lo zaino in spalla ho salutato il sole che all'alba sorgeva dalla sua sponda                           


Non riesco mai a trattenere la commozione, inevitabilmente piango... grata d'esser lì.
Per un numero di giorni che non è mai lo stesso lascio che il fiume mi coccoli, curi le mie ferite.



Cammino e cammino lungo i ghat osservando la vita, così diversamente attiva e lenta nei ritmi, che accompagna lo scorrere dell'acqua...mi cibo di quella magica devozione di cui l'aria è pregna e quando sento che il momento giusto arriva scendo le scale e andandogli incontro mi concedo.


La celebrazione di Diwali, la festa delle luci, mi ha travolta nel suo vortice di gente eccitata. Mi scoprivo leggera a saltare, a ridere, a scherzare contagiata da quella voglia di festa che solo loro son capaci di fare...come migliaia di bambini orgogliosi di riuscire a stupirti senza trega in quel turbinio di suoni, luci, fiori...e colori!


Verso sera, non potevo assolutamente mancare Ganga Aarti...bellissima cerimonia a Dashashmedh Ghat. Mi piaceva concludere la giornata così, chiedendo al fuoco purificatore di proteggere anche me insieme a Madre Ganga.



Verso la metà di Dicembre il freddo dell'inverno mi ha fatto migrare al sud, in Tamil Nadu, un altro posto che amo, che apprezzo e consiglio per la sua varietà di situazioni mantenendo, beninteso, l'autenticità della tradizione indiana.
Il clima tropicale del luogo ci regala, nei primi mesi dell'anno, un meraviglioso clima primaverile...la natura cresce felice e rigogliosa, verde, pulita lungo la costa che argina il mare.


E' molto particolare anche l'interno...piatto...arido...solo cespuglio spinoso e sassi...piccoli, grandi. Intere montagne composte da massi lisci e rotondi meta di scimmie e pavoni.



Qui ho accolto la viaggiatrice di quest'anno: Carla...arrivata per Pongal...forse la festa più importante del Sud con i suoi bei Rangoli, disegni propiziatori di Buon Anno fatti dalle donne, davanti alla porta di casa, non con matite o gessetti ma lasciando semplicemente scorrere polvere colorata dalle dita con mirabile maestria.




Siamo andate in giro per un mese: Auroville, Pondicherry con l'Ashram di Sri Aurobindo e Mere, Chidambaram, Pichavaram con la sua foresta di mangrovie,


luoghi sacri come Rameshwaram,


il meraviglioso tempio di Madurai, Tanjore, Tiruvannamalai con l'Ashram di Ramana Maharshi e il pellegrinaggio intorno alla montagna sacra Arunachala,


Mamallapuram con la sua quieta spiaggia e siti Unesco di straordinaria bellezza...bello...un Tamil Nadu generoso...grazie!


Lasciata Carla, il richiamo del Gange è tornato impetuoso e per Shivaratri...ero di nuovo là... in quella notte perenne...a celebrare Lord Shiva nella città di Shiva con pujia intense, canti dai Veda, luna piena e devozione.


Mi sono fermata fino ad Holy...la festa dei colori. Per tre giorni la gente si traveste e si colora. I bambini ti fermano per avere dolcetti, caramelle o soldi da spendere in giochi.
Ho lasciato un'India così ...colorata e folle, io ebbra di tante emozioni. A Delhi, quando l'aereo si è staccato dal suolo ho chiuso gli occhi e stretto il cuore...un piccolo intenso attimo di dolore che lentamente, svanendo in quel cielo neutrale, si è trasformato in nostalgia ...di casa, di cari, di amici, di cibo,di odori....era l'ora di tornare Sara...mi son detta!