giovedì 21 maggio 2020

PENSAVATE FOSSI MORTA?

....e invece no!!
Eccomi qua, spuntare improvvisamente e allegramente come un pop- corn!!
Ad essere sincera, fino a stamattina, mi ero completamente dimenticata di avere un blog attraverso il quale comunico col mondo!!
Inutile fare le mie scuse, questo è quello che è..ma ho voglia di rimediare, sono già di fronte al computer a raccontare un lungo periodo che come sempre mi sembra passato in un attimo.
Voglio cominciare dal 27 Marzo 2020...con una foto che farà epoca.




Questo è l'aeroporto di Delhi!
Completamente deserto...in pieno lockdown per il coronavirus!
C'eravamo solo noi italiani.
Erano le 4 del mattino quando con un volo Alitalia abbiamo lasciato l'India per far ritorno a casa.
Che cosa mi ha fatto tornare?
E' venuta a mancare la caratteristica principale che sta alla base di qualsiasi viaggiare: "la libertà di movimento"...quindi se prigione deve essere...meglio quella di casa!



Detto questo torniamo un passo indietro, al 13 Ottobre 2019 giorno in cui sono invece atterrata a Delhi in un aeroporto ben diverso da quello della foto. Senza neanche passare la notte in città ho preso il primo treno per Varanasi. Sono arrivata trepidante alle acque di Madre Ganga, mi sono bagnata e finalmente mi sono placata!



Sono seguiti i grandi festeggiamenti di Diwali ai quali certo non potevo mancare!
Poi giorni e giorni, anzi quasi 2 mesi nella mia dimensione preferita vivendo il fecondo influsso spirituale di Madre Ganga e della vita che Le gira intorno.



Quest'anno i miei viaggi in compagnia hanno avuto come protagonisti:... amici.
A novembre ho accompagnato Luigina e sua sorella Margherita una settimana in Tamil Nadu.
Sono state felici di conoscere Auroville e la sacra atmosfera dell'ashram di Ramana Maharshi.

Mentre durante la seconda settimana di dicembre ho fatto gli onori di casa accogliendo Gian Antonio,un caro amico che vive a Pondicherry e sua sorella Luisa in visita a Varanasi. E' stato bello percorrere tutto quello che la città sacra offre guardandolo con la purezza e l'apertura dei loro occhi ancora magicamente bambini.



Siamo stati anche a Khajuraho ad ammirare i suoi bellissimi templi incluso l'antichissimo tempio di 64 yoghini...appena fuori dal centro...costeggiando il laghetto. Un luogo veramente speciale, in parte distrutto ma ancora pregno d'energia estrema e potente.


Gennaio e febbraio, come sempre, ho vissuto al sud, tornando in Tamil Nadu.
Ho vissuto a Golconde un piacevolissimo luogo adatto alla riflessione interiore gestito dall'organizzazione dell'ashram di Sri Auribindo e la Mere.


Poi il mio annuale ritiro di dieci giorni Vipassana a Tiruvannamalai.
Infine una settimana ai piedi di Arunachala, la montagna sacra , nell'ashram di Ramana.
Lì mi sono sorpresa più volte a guardare nostalgica l'acqua della grande vasca sacra sita proprio dietro al vecchio tempio così ho capito che dovevo tornare a casa...da Madre Ganga.
E per Shivaratri ero là a vivere quella lunga notte...magica...surreale...rapita dai mille mantra inneggianti.


Quest'anno, per la prima volta, ho trovato il coraggio di buttarmi nei festeggiamenti di Holi...la festa dei colori. Una celebrazione molto sentita in India, una sorta di capodanno e carnevale messi insieme.
E' una festa dai toni eccessivi dove se esci per strada sei letteralmente travolto da bombe d'acqua colorata e da raffiche di polvere dai mille colori. L'idea di primo acchito può sembrare accattivante ma vi posso garantire che per affrontarla bisogna essere dell'umore giusto. Il segno di colore che ti viene fatto è un tocco Divino per la tradizione induista e quindi non puoi rifiutarlo, qualsiasi modo arrivi. Peccato che oggigiorno a differenza del passato i colori siano chimici, difficili da togliere dagli abiti e tossici per la pelle. Comunque ribadisco, se si è dell'umore giusto, è un divertente delirio!



Con Marzo  l'ombra di paura che  col suo manto ha coperto tutta l'umanità.
Una mattina all'alba ho salutato Ganga. Già tutti nelle case i ghat erano per la prima volta deserti. Mentre salivo le scale per raggiungere il taxi e andare all'aeroporto ho incontrato un ragazzo aveva la mascherina - Torna presto- mi ha detto...gli ho sorriso guardandolo dritto nei suoi occhi smarriti.