lunedì 28 giugno 2021

Il mio viaggio continua

 


Contrariamente a tutti i programmi fatti, dopo la presentazione di ottobre al Conventino a Firenze, la chiusura delle regioni per Covid ha cambiato completamente rotta al mio Viaggio.


Ma la vita è così e chi viaggia lo sa bene!

Ho passato l'inverno, il primo dopo tanti anni d'India, in Italia a Barbaso, una frazione sulle colline fra Torino e Asti, ospite in una canonica di una piccola chiesa chiusa.

Sono stata accolta dalla comunità del luogo e dei paesini circostanti con calore ed entusiasmo così, per gratitudine, ho potuto esercitare la meravigliosa condizione di donare aiuto a chi ha bisogno, di praticare lo scambio eliminando laddove si possa l'alienante denaro.

Ho riassaporato la solitudine, non dovendo condividere casa, la libertà di decidere di leggere un libro anche tutto il giorno.

Ho rivisto la neve e l'incanto di camminare nel bosco proprio mentre nevicava mi ha plagiata.

Ora capisco il significato profondo di una frase udita qualche tempo fa:

ENTRARE NEL BOSCO È COME ENTRARE A CASA DI QUALCUNO.


Oltre a leggere, camminare e aiutare gli altri mentre gli altri aiutavano me mi sono dedicata all'acquerello. Un'arte che mi spaventava e che forse mi spaventa ancora per la sua libertà... fluido incontrollabile che si esprime con trasparente leggerezza.

Ma anche in questo caso l'innato spirito ribelle è venuto in soccorso: a mano libera e togliendo gli occhiali non sono più caduta nella viziosa trappola delle pennellatine dei particolari.

Ecco il disegno dell'iniziazione!!!


Ho lasciato Barbaso e tutte le meravigliose persone che mi hanno accompagnato nel mio "Viaggio" invernale i primi di giugno.

Da allora continuo a diffondere il mio libro...alla galleria Marco Polo di Torino.....


al vivaio di rose antiche Feletig....


alla biblioteca di Mombercelli...


e ora che sono in Veneto alla Biofattoria Rio Selva di Preganziol...


...un posto magico dove sono ritornata dopo cinque anni.

Dove vive ancora Bruno che come sempre ha voluto insegnarmi qualcosa di speciale.

Il giorno di S. Giovanni, 24 giugno ci siamo alzati all'alba e con un contagocce siamo andati a raccogliere le gocce di rugiada sulle foglie filiformi dell'erba.

È rugiada benedetta ... 9 gocce in un litro d'acqua fanno l'acqua santa rimedio per innumerevoli problematiche.

Parte di quell'acqua l'abbiamo usata per fare la nuova pasta madre che servirà per il pane di tutto l'anno.


Chiudo con una foto di Venezia che finalmente ho rivisto...affascinante più che mai ... (con poca gente)!!!


.....a presto... Sara!

                            

   PS:  I PROSSIMI APPUNTAMENTI...


La foto dell'evento....