Non sono viaggi turistici ma “esperienze di viaggio” rivolte a donne over 50, per le quali metto a disposizione tutta la mia esperienza di vita e di viaggiatrice al femminile, nella speranza di essere utile a coloro che vorrebbero ma pensano che sia impossibile
sabato 10 maggio 2014
Eccomi qua!
Non è stato proprio possibile, per quanto mi sforzassi, fermarmi a raccontare.
Quando sono itinerante, nel movimento incalzante del viaggio non posso pensare, sintetizzare, valutare, mi lascio andare e così hanno fatto anche le mie tre compagne di viaggio, che con me, si sono affidate al magico fluido che ti conduce dove "devi" andare per imparare, capire, migliorare.
Ilva, Sabrina, Lucia sono arrivate una dopo l'altra vivendo il loro sogno nel cassetto ognuna per 3 settimane.
Non era stato possibile formare un piccolo gruppo per i loro diversi impegni di lavoro, così, avevano optato per l'esperienza una a una.
24 ore su 24 insieme è stato certamente intenso da vivere, a volte non facile ma, di sicuro, più vicino al viaggiare solitario.
Ognuna di loro ha incontrato ciò che sarebbe auspicabile incontrare sempre, continuamente, durante tutto il corso della propria vita e che la paura , una debole convinzione o la poca fiducia in noi stessi spesso ci nega.
Per me, che ero accanto a loro come un bastone che puntella un albero è stato ugualmente intenso e fra le migliaia di emozioni che ho carpito alla loro umanità voglio condividerne tre:
- Il coraggio di Ilva che riesce a camminare a piedi scalzi nel giardino zen della Park Guest House di Pondicherry, raggiungere il luogo scelto e sedere per la sua Meditazione.
- L'infinita emozione interiore che Sabrina incontra nella cappella di Shantivanam Ashram ascoltando la performance di Paul Russil maestro dello Yoga of Sound.
- La gioiosa purezza di Lucia che riesce ad amare Benares al primo incontro (non facile!), anche dopo l'enorme cacca di vacca nella quale sprofonda il suo piede che poi con molta naturalezza andrà a lavare al Gange.
venerdì 9 maggio 2014
Commenti Viaggio in India 2013-2014
Questi sono i commenti delle 3 viaggiatrici che sono venute in India da Dicembre 2013 a Febbraio 2014
In un excursus temporale, l'India ti porta in un inferno dei sensi a qualcosa che si trasforma, diventa altro, si apre a te con delicatezza e accettazione come sono gli indiani.
Devo dire che il fiore di loto rappresenta perfettamente questo cambiamento che è in me ed è anche il fiore dell'India.
Grazie Saraji
Ilva
------
Per molti anni, sebbene cristiana, ho attinto ispirazione e nutrimento dai testi sacri dell'India, dalla saggezza dei suoi maestri, dalla pratica della meditazione e dello yoga.
Come musicista, cantante e musicoterapeuta, l'integrazione del sistema musicale orientale mi ha risvegliata alla consapevolezza che il suono non è solo finalizzato al risultato dell'esecuzione e dell'estetica, ma è un prezioso strumento energetico di autocoscienza e trasformazione, un'esperienza del corpo della mente e del cuore. Tutto questo per 30 anni senza mai essere stata in India!
Aspettavo l'occasione e il tempo giusti.
Non ero interessata ai viaggi organizzati dove si corre da un posto all'altro e si torna a casa con tante foto da esibire. Desideravo stare e vivere lo spirito dei luoghi fotografando, piuttosto, paesaggi interiori con gli occhi...del cuore. Così lo scorso gennaio, dopo aver conosciuto Sara, mi sono fidata e affidata!
L'itinerario proposto (nord India e Tamil Nadu) e il senso del viaggio mi sembrava rappresentassero l'occasione che aspettavo.
E così è stato!
Certo, ho visitato siti archeologici e monumenti, ma ho soprattutto assaporato nuove (o antiche?) realtà di vita (Ramana Maharsi Ashram, Shantivanam Ashram, Auroville, Alice Project).
Viaggiando con incredibili ritardi sui treni e osservando la calma degli indiani, imparo che ciò che non si può cambiare va accettato.
Il caos e il puzzo delle grandi città si mescolano ai profumi deliziosi del cibo nei bazar, delle spezie, dei fiori, delle stoffe coloratissime e magicamente, con tempi e ritmi diversi, tutto funziona!
La vegetazione del Sud è meravigliosa anche se c'è tanta immondizia.
Mi porto a casa l'evidenza non solo esteriore che l'India mostra senza ipocrisia: fango e loto, cacca e fiori inter-sono, si intrecciano generando comunque...vita!
Sono davvero entusiasta e grata di questa avventura!
Ringrazio l'indispensabile ed esperta guida di Sara che mi ha permesso di godere di tutto pienamente e con rilassatezza.
Ringrazio per la sintonia comune e comunicazione profonda, perchè anche nella relazione mi sono sentita sempre a mio agio.
E ringrazio anche questa voglia che sento: di ritornare in India presto!
Sabrina Tinghi
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Viaggiare in India con gli occhi e il cuore di un'indiana.
Questo è quello che volevo e quello che è stata la mia esperienza.
Fatta di un quotidiano dove si guarda negli occhi le persone, le situazioni, le emozioni, qualsiasi cosa ci raccontino, ci trasmettono senza scappare e senza averne paura.
Un'esperienza che è stata possibile solo grazie a questa meravigliosa occidentale con un cuore indiano.
Una esperienza di vita che non avrebbe mai potuto essere così completa senza la sua vicinanza.
Lucia
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In un excursus temporale, l'India ti porta in un inferno dei sensi a qualcosa che si trasforma, diventa altro, si apre a te con delicatezza e accettazione come sono gli indiani.
Devo dire che il fiore di loto rappresenta perfettamente questo cambiamento che è in me ed è anche il fiore dell'India.
Grazie Saraji
Ilva
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Per molti anni, sebbene cristiana, ho attinto ispirazione e nutrimento dai testi sacri dell'India, dalla saggezza dei suoi maestri, dalla pratica della meditazione e dello yoga.
Come musicista, cantante e musicoterapeuta, l'integrazione del sistema musicale orientale mi ha risvegliata alla consapevolezza che il suono non è solo finalizzato al risultato dell'esecuzione e dell'estetica, ma è un prezioso strumento energetico di autocoscienza e trasformazione, un'esperienza del corpo della mente e del cuore. Tutto questo per 30 anni senza mai essere stata in India!
Aspettavo l'occasione e il tempo giusti.
Non ero interessata ai viaggi organizzati dove si corre da un posto all'altro e si torna a casa con tante foto da esibire. Desideravo stare e vivere lo spirito dei luoghi fotografando, piuttosto, paesaggi interiori con gli occhi...del cuore. Così lo scorso gennaio, dopo aver conosciuto Sara, mi sono fidata e affidata!
L'itinerario proposto (nord India e Tamil Nadu) e il senso del viaggio mi sembrava rappresentassero l'occasione che aspettavo.
E così è stato!
Certo, ho visitato siti archeologici e monumenti, ma ho soprattutto assaporato nuove (o antiche?) realtà di vita (Ramana Maharsi Ashram, Shantivanam Ashram, Auroville, Alice Project).
Viaggiando con incredibili ritardi sui treni e osservando la calma degli indiani, imparo che ciò che non si può cambiare va accettato.
Il caos e il puzzo delle grandi città si mescolano ai profumi deliziosi del cibo nei bazar, delle spezie, dei fiori, delle stoffe coloratissime e magicamente, con tempi e ritmi diversi, tutto funziona!
La vegetazione del Sud è meravigliosa anche se c'è tanta immondizia.
Mi porto a casa l'evidenza non solo esteriore che l'India mostra senza ipocrisia: fango e loto, cacca e fiori inter-sono, si intrecciano generando comunque...vita!
Sono davvero entusiasta e grata di questa avventura!
Ringrazio l'indispensabile ed esperta guida di Sara che mi ha permesso di godere di tutto pienamente e con rilassatezza.
Ringrazio per la sintonia comune e comunicazione profonda, perchè anche nella relazione mi sono sentita sempre a mio agio.
E ringrazio anche questa voglia che sento: di ritornare in India presto!
Sabrina Tinghi
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Viaggiare in India con gli occhi e il cuore di un'indiana.
Questo è quello che volevo e quello che è stata la mia esperienza.
Fatta di un quotidiano dove si guarda negli occhi le persone, le situazioni, le emozioni, qualsiasi cosa ci raccontino, ci trasmettono senza scappare e senza averne paura.
Un'esperienza che è stata possibile solo grazie a questa meravigliosa occidentale con un cuore indiano.
Una esperienza di vita che non avrebbe mai potuto essere così completa senza la sua vicinanza.
Lucia
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