Chi Sono


Mi chiamo Sara Centini e sono nata a Siena il 14 di Febbraio 1957.
Ho passato la mia infanzia soprattutto con la nonna (i miei genitori si erano trasferiti a Torino) preferendo quella piccola dimensione senese e la sua splendida campagna intorno che così peculiarmente si distingue fra  le altre, alla grande città.
Dico questo perché la mia natura nomade ha inizio proprio da lì.

All'età di 4 anni, infatti, vivevo già con la valigia pronta sotto il letto nell'attesa speranzosa che la nonna venisse a prendermi per portarmi nella mia terra natia.
Col tempo... l'esperienza di un matrimonio, di un divorzio e di una figlia.
Una figlia  alla quale ho dedicato 20 anni del massimo della mia stabilità, passato i quali, l'indole da “viaggiatrice” è nuovamente esplosa, portandomi a “viaggiare” ancora, questa volta a Londra.
Avevo 43 anni... non sapevo una parola d'inglese... e lasciavo un buon lavoro per... il nulla.
Finii tutti i soldi che avevo (non molti) velocemente.
Londra è maestra nell'intuire e poi offrire qualsiasi cosa una persona possa desiderare!

Dopo di che... un momento durissimo grazie al quale imparai che quando si pensa di essere arrivati al limite di sopportazione se si tiene  duro quell'attimo in più, con una specie di “rassegnazione attiva” dove decidi di andare avanti “costi quel che costi”, violentemente si riemerge.
Come se si venisse catapultati in un'altra vita, si comincia di nuovo,  si guarda al nuovo da prospettive diverse, godendo della nuova veste, della nuova esperienza.
Mi fermai quasi 7 anni amando e fondendomi con quella metropoli così da scoprirne i segreti più profondi, assorbendo quella realtà cosmopolita che ancora oggi è una delle sensazioni che più mi piace e mi gusto ritornandovi.
Anche da Londra, però, ho voluto ripartire!

Così all'età di 50 anni mi buttai alla scoperta di due culture che potessero essere completamente diverse dalla mia. Questa cosa mi incuriosiva profondamente... come si poteva vivere in un modo totalmente diverso da come avevo vissuto fino ad allora?
La scelta cadde sull'Africa e l'India.
E a questa scelta dedicai il cosiddetto anno sabbatico.
Ero terrorizzata!
Avevo da sempre avuto paura di qualsiasi tipo di insetto o ragno!

Per vari eventi che accaddero nel periodo organizzativo, riuscii a pagare solo i biglietti aerei e  il viaggio in camion da Nairobi a Cape Town. Restai con un extra di 70 sterline in tasca.
Lasciai Londra con la stessa rassegnazione attiva  di cui vi ho già parlato prima e costi quel che costi partii.

Da allora non mi sono praticamente più fermata... dopo l'Africa fu la volta dell'India, poi ancora India, India e India ancora.
Sono molto diversa da quando tutto questo iniziò ma forse è proprio questo il viaggio più interessante: quello a ritroso verso la propria vera identità.