Come è nata l'idea


L'idea di Viaggi al Femminile è nata, come tutte le idee, dalla consapevolezza:

  • consapevolezza di una condizione femminile
  • consapevolezza di quanto l'esperienza del “viaggiare” può dare
  • consapevolezza di quello che avrei potuto fare                                       

Consapevolezza di una condizione femminile

Ogni volta che, durante il mio “viaggiare”, mi capitava di soffermarmi a parlare con qualche donna del posto la prima cosa che avvertivo, ancora prima delle parole perchè magari non parlavamo la stessa lingua, era una grande ondata di ammirazione, di stima, di condiviso orgoglio, di simpatia.
Eppure di donne a giro per il mondo ce ne sono tante!
Capii che a suscitare tutte quelle emozioni era la mia età.
Effettivamente di donne, a giro per il mondo, da sole, alla mia età, non ce ne sono molte!
Anche quando tornavo in Italia e mi confrontavo con amiche o semplici conoscenti incontrate per caso a cene o feste venivo letteralmente investita da benevola invidia per il mio coraggio.
A nulla valeva dire che nel momento in cui si trattava di partire il terrore mi attanagliava la gola e mi faceva tremare le gambe.
E, altra considerazione, certamente non meno rilevante, era la consapevolezza  che non c'era differenza fra la donna dell'Africa, del Nepal, dell'India dalla donna italiana, inglese, francese; tutte loro, indipendentemente dall'enorme differenza culturale si esprimevano allo stesso modo.
Capii quindi che questo stato d'animo era comune a tutte le donne quindi, una condizione femminile


Consapevolezza di quanto l'esperienza del “viaggiare” può dare

Cominciai a guardarmi dentro, a rendermi conto di quanto fossi fortunata.
Viaggiare da sempre arricchisce, non tanto per le cose che vedi: monumenti, musei, palazzi, paesaggi, modi di vivere ma per cio' che vedere queste cose cambia in noi.
Si diventa più ampi, più aperti, più ben disposti verso il diverso sia esso il clima, il cibo, il modo  di esprimersi, di considerare la vita, il tempo. Questa mobilità alla fine scardina le rigidità ed insieme a quelle,  le paure originate dalla nostra pura e semplice ignoranza si dissolvono e le sofferenze diminuiscono piano, piano.
Viaggiare da giovani dovrebbe essere un'occasione che ti prepara  meglio ad affrontare la vita ma se questo non è potuto accadere viaggiare in età matura diventa un'irrinunciabile opportunità per capire il vero senso della vita e in particolare della propria vita.


Consapevolezza di quello che avrei potuto fare

Eccoci così arrivati, più o meno, alla chiusura del cerchio!
Il  percorso di consapevolezza su questo sentiero mi aveva portata a capire che forse potevo fare qualcosa: condividere.
Avrei potuto mettere la mia esperienza a disposizione di tutte quelle donne che vorrebbero ma non credono di potercela fare.
Madri, mogli, nonne che decidono di prendersi anche solo un breve periodo della loro vita, magari più volte nella loro vita e senza nessun tipo di protezione maschile iniziare a viaggiare.
Questa di per sé è gia una condizione inconsueta per la donna , un'esperienza profonda; e tutto ciò non vuol dire non apprezzare o addirittura disprezzare il ruolo della figura maschile ma semplicemente voler provare a fare un'esperienza  diversa.
Piccoli gruppi, 4 o 5 persone... come fossimo amiche... 15 giorni... 1 mese o anche 2!
Oltre alla mia esperienza avrei potuto mettere a disposizione anche la mia conoscenza affinchè chi non avesse la disponobilità di un lungo periodo di tempo potesse sfruttare al massimo le sole 2 settimane a disposizioni evitando le inutili dispersioni di tempo e di energia che inevitabilmente ci sono tutte le prime volte.

Ecco com'è nata Viaggi al Femminile!

Io ci sono... a completa disposizione per progettare insieme il tuo viaggio in India!