domenica 27 settembre 2020

Il cambiamento



Oggi mi sono alzata presto come sempre del resto e, dopo aver accolto l'alba meditando, ho fatto colazione.

E' il mio pasto preferito iniziare con gioia la giornata!

La creatività si è snodata leggera come l'itinerario di un viaggio: libera di prendere forma, colorare il tempo e le sue intenzioni.

Seduta su una seggiola ho pensato istintivamente al mio blog: un giorno giusto per fermarmi un attimo e scrivere di questi mesi.

Alla fine di aprile è uscito il mio libro: IL CORVO E IL MARE edito da Albatros e firmato con il mio nome indiano: Ganga dasi.


 Libro che nasce con  la decisione di condividere la mia esperienza di donna che viaggia ormai da 20 anni.

Accorata testimonianza di quanto viaggiare sia l'efficace strumento di conoscenza per scoprire questo nostro mondo così tanto affascinante e poi dilagare nella consapevolezza più intima di come siamo.

Strumento che s'insinua nei meandri più nascosti del nostro essere permettendoci di Vedere...di Sapere.

Un libro dai contenuti pratici che cerca di descrivere il processo di un'esperienza con le emozioni che la circondano.

Un libro che cerca di svelare quanto tutto alla fine sia così semplice e di quanto, per ironia della sorte, siamo proprio noi a complicarci l'ineludibile flusso della vita.

Appena abbiamo potuto riprendere gli spostamenti ho cominciato a organizzare piccole presentazioni fra amici, conoscenti, amici di amici usando le nostre belle piazze o la pace di qualche giardino.

A Torino ho scelto il magico parco del Valentino, 


 

i Circoli Letterari all'aperto di Firenze


e quello splendido "scrigno" interno al Palazzo del Comune di Ascoli Piceno.


Dopo una breve pausa al mare che ho apprezzato veramente tanto poichè non lo vedevo da molto tempo


...Ora riparto!

Mi aspettano presentazioni più ufficiali organizzate nelle librerie, nei circoli e nelle associazioni.

Quest'anno non credo sarà possibile andare in India...così quando potrò, oltre a viaggiare per le città italiane, viaggerò per boschi.



E come per l'India pensavo di offrire, a chi fosse interessato...la mia guida per sentieri!

L'ho chiamata: CAMMINI SILENZIOSI

Un'opportunità di cammino per sentieri facili e distensivi da fare prevalentemente in silenzio.

Un modo per ritrovare se stessi, un po' di pace, di equilibrio in questo periodo di cambiamento non certo facile.

Il bosco può fare molto per noi!

Può aiutarci, anche solo nello spazio di un mattino, a ritrovare il "centro" sul quale poi poter ruotare tutto il resto della settimana.

E se riesco ad organizzarmi, non escludo anche tutto un bel fine settimana da abbinare a méte adatte alla ricerca della nostra pace.

Il covid non uccide la nostra creatività, anzi potremmo addirittura considerarlo un forte stimolo per scoprire nuove dimensioni, rivalutare tempo e spazi perduti, ricominciare a volersi bene riprendendoci cura di noi stessi USANDO e non DISTRUGGENDO ciò che l'Universo da sempre ci dona.



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giovedì 21 maggio 2020

PENSAVATE FOSSI MORTA?

....e invece no!!
Eccomi qua, spuntare improvvisamente e allegramente come un pop- corn!!
Ad essere sincera, fino a stamattina, mi ero completamente dimenticata di avere un blog attraverso il quale comunico col mondo!!
Inutile fare le mie scuse, questo è quello che è..ma ho voglia di rimediare, sono già di fronte al computer a raccontare un lungo periodo che come sempre mi sembra passato in un attimo.
Voglio cominciare dal 27 Marzo 2020...con una foto che farà epoca.




Questo è l'aeroporto di Delhi!
Completamente deserto...in pieno lockdown per il coronavirus!
C'eravamo solo noi italiani.
Erano le 4 del mattino quando con un volo Alitalia abbiamo lasciato l'India per far ritorno a casa.
Che cosa mi ha fatto tornare?
E' venuta a mancare la caratteristica principale che sta alla base di qualsiasi viaggiare: "la libertà di movimento"...quindi se prigione deve essere...meglio quella di casa!



Detto questo torniamo un passo indietro, al 13 Ottobre 2019 giorno in cui sono invece atterrata a Delhi in un aeroporto ben diverso da quello della foto. Senza neanche passare la notte in città ho preso il primo treno per Varanasi. Sono arrivata trepidante alle acque di Madre Ganga, mi sono bagnata e finalmente mi sono placata!



Sono seguiti i grandi festeggiamenti di Diwali ai quali certo non potevo mancare!
Poi giorni e giorni, anzi quasi 2 mesi nella mia dimensione preferita vivendo il fecondo influsso spirituale di Madre Ganga e della vita che Le gira intorno.



Quest'anno i miei viaggi in compagnia hanno avuto come protagonisti:... amici.
A novembre ho accompagnato Luigina e sua sorella Margherita una settimana in Tamil Nadu.
Sono state felici di conoscere Auroville e la sacra atmosfera dell'ashram di Ramana Maharshi.

Mentre durante la seconda settimana di dicembre ho fatto gli onori di casa accogliendo Gian Antonio,un caro amico che vive a Pondicherry e sua sorella Luisa in visita a Varanasi. E' stato bello percorrere tutto quello che la città sacra offre guardandolo con la purezza e l'apertura dei loro occhi ancora magicamente bambini.



Siamo stati anche a Khajuraho ad ammirare i suoi bellissimi templi incluso l'antichissimo tempio di 64 yoghini...appena fuori dal centro...costeggiando il laghetto. Un luogo veramente speciale, in parte distrutto ma ancora pregno d'energia estrema e potente.


Gennaio e febbraio, come sempre, ho vissuto al sud, tornando in Tamil Nadu.
Ho vissuto a Golconde un piacevolissimo luogo adatto alla riflessione interiore gestito dall'organizzazione dell'ashram di Sri Auribindo e la Mere.


Poi il mio annuale ritiro di dieci giorni Vipassana a Tiruvannamalai.
Infine una settimana ai piedi di Arunachala, la montagna sacra , nell'ashram di Ramana.
Lì mi sono sorpresa più volte a guardare nostalgica l'acqua della grande vasca sacra sita proprio dietro al vecchio tempio così ho capito che dovevo tornare a casa...da Madre Ganga.
E per Shivaratri ero là a vivere quella lunga notte...magica...surreale...rapita dai mille mantra inneggianti.


Quest'anno, per la prima volta, ho trovato il coraggio di buttarmi nei festeggiamenti di Holi...la festa dei colori. Una celebrazione molto sentita in India, una sorta di capodanno e carnevale messi insieme.
E' una festa dai toni eccessivi dove se esci per strada sei letteralmente travolto da bombe d'acqua colorata e da raffiche di polvere dai mille colori. L'idea di primo acchito può sembrare accattivante ma vi posso garantire che per affrontarla bisogna essere dell'umore giusto. Il segno di colore che ti viene fatto è un tocco Divino per la tradizione induista e quindi non puoi rifiutarlo, qualsiasi modo arrivi. Peccato che oggigiorno a differenza del passato i colori siano chimici, difficili da togliere dagli abiti e tossici per la pelle. Comunque ribadisco, se si è dell'umore giusto, è un divertente delirio!



Con Marzo  l'ombra di paura che  col suo manto ha coperto tutta l'umanità.
Una mattina all'alba ho salutato Ganga. Già tutti nelle case i ghat erano per la prima volta deserti. Mentre salivo le scale per raggiungere il taxi e andare all'aeroporto ho incontrato un ragazzo aveva la mascherina - Torna presto- mi ha detto...gli ho sorriso guardandolo dritto nei suoi occhi smarriti.