mercoledì 12 ottobre 2016

E' l'ora di partire...





Dopo tanti anni di partenze e arrivi ogni volta si avvicina il momento mi rendo conto che... è come la prima volta.
E questo vale per qualsiasi posto io vada...sia che vi torni o che non vi sia mai stata.
Del resto, pensiamoci un attimo, come potrebbe essere diverso...possiamo sapere cosa accadrà, quali avventure, quali storie, quali scoperte ci verranno incontro?
Sto partendo per l'India e sono emozionata. Una liquida paura avvolge la mia curiosità:"cosa imparerò questa volta?"
Il tempo trascorso ha cambiato tutto, ha cambiato me, loro e tutto ciò che ci circonda.
Guardo le foto fatte in passato... alla gente e il cuore si scalda...qualsiasi cosa sia stata, sia o sarà anche se tremo son pronta...sono sempre tornata migliore.



martedì 17 maggio 2016

Ciao...sono tornata!



Quest'anno avevo proprio voglia di tornare nel sud dell'India: il Tamil Nadu.
Detto fatto, a Delhi sono saltata sul primo treno per Chennai e dopo 2 giorni ho raggiunto l'obiettivo: Pondicherry. Cielo azzurro, sole, mare...e quel piacevole caldo tepore che è tanto bello trovare se lasciando il proprio Paese d'inverno approdi in terre esotiche lontane!


                                                       


Inoltre, visto che non mi ricordo mai date e nomi, il caso ha voluto che arrivassi per i festeggiamenti di Pongal, rara festività a data fissa (14 di gennaio) momento in cui il sole comincia il suo viaggio nell'emisfero nord muovendosi dal Tropico del Cancro a quello del Capricorno (Makar) e il giorno e la notte hanno lo stesso numero di ore. E' considerato un momento di massimo auspicio positivo...festa del raccolto e dell'abbondanza. Con farina di riso e polveri colorate si tracciano davanti alle case bellissimi disegni: i Rangoli.


Ho anche rivisto e rivissuto la mistica atmosfera di Tiruvannamalai frequentando l'Ashram di Ramana Maharshi, spesso misurandomi di primo mattino con la camminata...scalza, su per la Montagna Sacra Arunachala fino alle cave del Santo.


Ho anche finalmente raggiunto la cima del Forte di Gingee, a circa una quarantina di chilometri da Tiruvannamalai...considerata la fortezza più inespugnabile dell'India. Sorto su una postazione difensiva dell'epoca Chola fu eretto tra il 15° e il 16° sec. dai Nayak fondatori del potente impero di Vijayanagara. Erano tanti anni che volevo affrontare questa salita che si offre agli "impavidi"sempre e inesorabilmente a pieno sole...! Panorama bellissimo!


Tornando a Pondicherry, il 28 di febbraio  ho partecipato ai festeggiamenti per il compleanno di Auroville, la città universale, dove uomini e donne da tutti i Paesi del mondo si sperimentano nel vivere insieme in pace e progressiva armonia al di là di ogni credo, appartenenza politica o nazionalità. Scopo di Auroville è la realizzazione dell'Unità Umana.  www.auroville.org
E' stato un momento molto suggestivo con la silenziosa cerimonia del grandioso falò al centro dell'anfiteatro nei giardini del Matrimandir...iniziato col buio, consumandosi fino all'alba.


Il 29 di febbraio invece ecco la celebrazione del " Golden Day" all'Ashram di Sri Aurobindo e Mère a Pondicherry. Questo particolare giorno che troviamo nei nostri calendari ogni 4 anni, dal 29 febbraio del 1956, viene chiamato " Il giorno del Signore". Quel giorno, durante la meditazione collettiva serale al Playground, la Forza/Luce/Coscienza Sopramentale si manifestò nel suo pieno splendore scendendo sulla Terra ad accelerare il processo evolutivo dell'Umanità da Stato di Ignoranza a Stato di Divina Conoscenza.


Arriva il momento di lasciare il Sud.


Il 3 di marzo mi vede a Varanasi e anche qui completamente ignara in piena Maha Shivaratri (la Grande Notte di Shiva) per di più là... nella città di Shiva! Ho ricevuto la Maha Puja proprio a Dasaswamedh Ghat sul sacro Gange...aggiungo un sito decisamente esaustivo per i più curiosi:
http://quanticmagazine.com/archives/03/02/2015/maha-shivaratri-come-celebrare-la-grande-notte-di-shiva/.


Fine mese mi vede a Sarnath alla scuola di Alice Project: www.aliceproject.org
Quest'anno su richiesta della scuola ho accompagnato un gruppo di 6 persone...uomini e donne di età compresa fra i 49 e gli 81anni ....siamo stati insieme 11 giorni visitando Sarnath, Varanasi, Khajuraho, Orchha, Agra, Delhi.


Devo dire che non è stato un viaggio semplice e che ha rafforzato alcune mie convinzioni come l'importanza di non essere più di 4 persone, di essere tutte donne, di dedicare al viaggio almeno 3 settimane di tempo cercando di evitare i mesi più caldi ma soprattutto di affrontarlo avendo alla base della decisione una sincera forte motivazione.



Dopo quest'esperienza la cosa più saggia sarebbe stata andare in montagna ...magari nella pace delle foreste di Dharamshala o nel piccolo Ashram di Rishikesh ma.......non ho saputo resistere al richiamo che mi ha riportata a Varanasi dove sono rimasta fino al mio penultimo giorno in India.
Con questa ultima dichiarazione come spesso accade alla fine di un vecchio film quando l'immagine finisce ma la pellicola continua a scorrere...bianca...preferisco non dire più niente...è stato troppo privato ed intenso...non sono pronta.



Riporterò un paio di racconti scritti durante questo ........mio Grande Viaggio.

12 gennaio 2016
Ho trovato una particolare calorosa accoglienza sin dall'arrivo.
Una soluzione per tutto, con affetto e semplicità...tutto scorrevole, smussato come se l'India capisse la fatica del viaggio o quanto può essere difficile decidere di venire, la speranza, devotamente riposta, nelle capacità di questo Grande Paese che come dice Sri Aurobindo  "è il più vicino a Dio".



19 gennaio 2016
C'è un momento in India, dopo il tramonto ma appena prima che la notte cali, dove tutto acquista un tono surreale; un mondo in bianco e nero dove persino gli alberi perdono il loro verde per fondersi nelle molteplici gradazioni di grigio interrotte solo ogni tanto dal colore vistoso di qualche cosa che resiste. Spesso mi siedo a guardarlo in silenzio aspettando i primi lampioni che si accendono filtrati dalle foglie di banano mentre i corvi volando numerosi nella brezza serale scandiscono la fine del giorno e del caldo peggiore.

lunedì 16 maggio 2016

Commenti del viaggio 2016

Considerazioni di Daniela (viaggio in India 02/04-13/04 2016)


Mi è piaciuto il viaggio in India?
Dal punto di vista organizzativo, bhè...sicuramente non facile, si potevano ottimizzare gli spostamenti e le soste in modo da lasciarci più respiro visto anche la stagione calda, ma questo è stato un errore partito dall'Italia. Mi aspettavo una guida un po' più preparata per ciò che concerne le informazioni storiche/culturali dei luoghi visitati, ma forse era solo una mia aspettativa personale. E' stata invece una sorpresa e un piacere conoscere una accompagnatrice/viaggiatrice curiosa, disponibile, e direi diplomatica.....con il nostro gruppo è stata necessaria anche questa abilità. Si impara sempre qualcosa dagli altri e soprattutto ci si migliora...perciò grazie a tutti i compagni di viaggio ma soprattutto a Sara.
E che dire dell'India, per me l'India è il paradosso della vita e della morte, ma soprattutto della vita. Le emozioni che ho provato sono contrastanti e rispondere non è facile per me...ci provo usando degli aggettivi come spaventosa, affascinante, sconvolgente, maleodorante, sporca, antica e surreale anche irritante, sicuramente corrotta, impietosa e indifferente. Tanta povertà ovunque. In India la miseria sovrasta tutto anche la spiritualità, c'è un Dio in ogni essere vivente, ad ogni angolo, in ogni strada. Gli indiani sono un popolo estremamente spirituale e, si dice, che grazie alla spiritualità il dolore e la morte assumono un significato diverso. Questa idea la trovo una "forzatura" dettata dalla miseria, e sono comunque convinta che il dolore sia dolore per tutti.

La cosa che personalmente mi ha più infastidito è l'inquinamento...bruciore alla gola e agli occhi soprattutto a Varanasi, che per alcuni è la città della pace per me è una via di mezzo tra purgatorio e inferno, ma nonostante tutto suggestiva e affascinante.

Mi rimane comunque il ricordo di un popolo dignitoso, con i loro banchetti di frutta sul ciglio delle strade impolverate, coperti da stracci rotti e sporchi, penzolanti che fanno da tetto ma la cosa sorprendente è che la frutta è sempre ben disposta, divisa per colore e impilata; e poi loro...le donne...nei loro bellissimi sari colorati, sempre a posto ovunque sitrovino...nei campi o presso le fontane a prendere l'acqua, o dentro le case fatiscenti, le ho spiate e, quando possibile fotografate, mentre correvamo in treno o in pulmino durante i nostri numerosi spostamenti. Donne lavoratrici e madri...sempre apparentemente serene nonostante tutto.

I luoghi visitati sono stati tutti spettacolari e molto apprezzati, dai templi alle imponenti fortezze appartenenti ad un tempo antico e ricco di storia.

Quello che non riesco a comprendere è come può essere che un Paese con alti livelli di povertà, analfabetismo e malnutrizione con ancora un sistema oserei dire tribale basato sulle caste sia la quarta più grande economia del mondo in termini di acquisto e la seconda economia a più rapida crescita.
Come ho affermato all'inizio è il paradosso del mondo!
In ogni caso tutta questa povertà e miseria mi è entrata nel cuore osservando i visi della gente di strada, dei bambini, delle donne e in ultimo anche degli animali.
Nel libro "Ricchezza della povertà" è scritto: la responsabilità personale si sviluppa nella misura in cui ci si mette a confronto con la miseria...non desidero che tutti facciano l'esperienza della miseria. Ho orrore della celebrazione della miseria. Desidero solo che ciascuno abbia la possibilità di destare la sua coscienza."

La mia Coscienza si è destata! 
::::
Nel libro

sabato 2 gennaio 2016

2016

Ecco che l'anno è iniziato! 
Mi volto indietro...magari solo per un attimo!
Il 2015 è stato sicuramente un anno da viaggiatrice!
Tornata dall'India a maggio mi sono subito mossa spostandomi da Torino a Firenze, quindi Ascoli Piceno e nuovamente Firenze, poi Londra...la mia cara Londra che non vedevo ormai da 3 anni...me la sono divorata e Lei mi ha lasciata fare, sottilmente contenta di piacermi ancora così tanto!
Di ritorno a Firenze sono andata a Padova e d'intorni, a Siena per il Palio d'agosto poi Torino prima di affrontare l'esperienza insolita e molto complessa ( se si tiene conto del mio nomadismo ) al co-housing Rio Selva di Preganziol.
L'inizio del nuovo anno mi offre l'alibi perfetto per voltare pagina e guardare verso l'India...fra pochi giorni partirò.
Parto con la gioia e l'eccitazione del biglietto di sola andata, non so quando tornerò, non so cosa farò... voglio lasciarmi andare al vago, svegliarmi al mattino, ascoltarmi e, nel rispetto di me stessa, fare tutto ciò che mi fa bene.
Ci vedremo al mio ritorno o prima se qualcuno verrà......

Namastè