giovedì 7 maggio 2015

Commenti del viaggio 2015


4 Maggio 2015


Considerazioni di Donata

Riflessioni sull’India febbraio 2015

Di ritorno dall’India, viaggio fatto per la prima volta, sento di avere da esprimere molte cose diverse, che porterò con me. Ho l’immagine delle strade strette,della folla, persone, ognuna con una caratteristica come  il portamento delle donne con il loro sari, indossato con dignità ed eleganza, l’immagine di tanti bambini e ragazzini, di uomini vestiti in modi diversi secondo l’appartenenza religiosa; per esempio i Sikh, tipici per il particolare turbante in testa, i sadu che hanno  scelto  la vita di strada, con barba lunga e aspetto ascetico, i mussulmani, con il velo sul capo nella donna e il vestito tipico casacca e pantaloni per l’uomo. A volte, incontravamo anche una mucca e spesso la spazzatura sparsa per terra.
Un altro ricordo è legato ai risciò. Ci sono i risciò classici e gli autorisciò che si infilano ovunque guidati con maestria e abilità. A volte mi sono chiesta dove trovano la forza per pedalare con risciò carichi di un numero incredibile di persone ( con un carretto possono caricare fino a 8 giovani che vanno a scuola).                                                                            
Mi ha colpito la devozione che esprimono nei loro momenti di preghiera (la puja del mattino e della sera), nei loro pellegrinaggi, per esempio al Tempio d’oro di Amritsar, dove la ritualità del culto, viene seguita con estrema sacralità e con massima solennità, accompagnata dalla musica dal vivo , che risuona in tutto il complesso del Tempio. La spiritualità, che viene così coltivata,  la si coglie nell’espressione dei visi che esprimono serenità e voglia di vivere.
A Varanasi , la città più sacra all’Induismo,  ho trovato la sintesi  di ciò che rappresenta l’India.  Il Gange, il fiume sacro, viene vissuto  con intensità nel momento in cui si immergono nell’acqua, lavano i loro indumenti , il loro corpo…,  dove la morte è vissuta come accompagnamento fino alla fine;  tutta la vita sembra iniziare e concludersi lungo il fiume.
A Sarnath, a 10 Km da Varanasi, abbiamo visitato il Progetto Alice. 800 ragazzi , dalla scuola materna all’ultimo anno delle scuole superiori, vengono educati secondo la metodologia  sintetizzata in “mente e cuore” per un’educazione alla pace con se stessi e con gli altri.  Mi ha colpito molto vedere questi studenti  radunati  in gruppo , concentrarsi  per affrontare la giornata di studio e muoversi negli spazi della scuola con entusiasmo e gioia.
Mi sono sentita una viaggiatrice che, insieme alla mia compagna di viaggio,  poteva scoprire un poco di questa India misteriosa, grazie alla nostra Sara che ha saputo creare con noi un' intesa stimolante.



Considerazioni di Denise

Cara Sara, Finalmente mi decido a prendere la "penna".
Se devi scrivere qualcosa sul tuo sito sara meglio che estrapoli quello che ti piacerà di quello che ti dico!.
Ti immagino già o quasi in ritiro.
Qui, dopo un rientro  laborioso, ero veramente stanca e sono anche stata male il giovedì successivo - non so se ho preso qualcosa qui o l'ho portato di là, insomma, mi sto finalmente riprendendo.
Le mie impressioni:
Viaggio molto interessante ma molto faticoso fisicamente. Forse ho sopravvalutato le mie forze e sono partita con un forte mal di spalla e anche dopo aver scoperto che ho il diabete?! Comunque spero di avere sormontato la prova senza avervelo  fatto pesare.
La mia prima reazione al mio ritorno era la rabbia.. ebbene si... la rabbia. Altro che trovare la pace interiore. Mi sono scoperta indifferente a tutte queste manifestazioni religiose e anche un po' infastidita.. io credo nell'aldilà ma non in questo modo. Come già ti ho accennato a me basta un prato verde, una bella foresta, due cani, e sento con il cuore la bellezza dell'universo e l'amore universale.
La mia rabbia per questo mondo così indietro, così legato alle sue credenze "mitologiche", forse felice?? non ne sono più così sicura. Non riesco a capire e a sentire quello che ti attira così tanto. Per fortuna non siamo tutti uguali. Bellezze monumentali in contrasto con tutto il resto. Ma come vivevano una volta?
Un'altra cosa mi è mancata molto, il senso dell'umorismo e delle belle risate per sdrammatizzare. Ogni tanto mi venivano ma non osavo fare le battute. Eravate troppo serie.
Comunque rivedendo le foto, che a dire di Bruno non sono un granché! ma d'altronde non siamo fotografe" - ho ripercorso il nostro viaggio. Quello che manca molto solo proprio le scene di vita corrente, tanto per rendere l'idea del viaggio. Io personalmente non osavo tanto fotografarli - mi sembrava di entrare nella loro vita privata. Insomma un bel viaggio da affrontare con qualche anni di meno, in grande forma fisica.
Se dovessi rifarlo cercherei di accorciare i tempi dei viaggi con dei mezzi più veloci e più confortevoli. 
Io ho fatto sacrifici nella mia vita fino a quando sono mancati i miei. Adesso non ho più voglia di fare sacrifici. E questa esperienza me lo ha confermato in pieno.
Credo che l'India sia il posto più povero del mondo.. mi sarebbe piaciuto vedere l'altra faccia della medaglia, la parte più moderna per poter fare veramente un confronto. 
Devi anche spiegarmi a cosa è servito la nostra notte di pellegrini? cosa dovrebbe averci dato? a parte ... la puntura del ragno?!
Cara Sara, Tu hai fatto di tutto per farci stare bene e te ne ringrazio moltissimo. Chissà cosa mi aspettavo da questa esperienza? So solo che apprezzo ancora di più la mia vita, le mie scelte di vita fuori città, la bellezza della natura e ringrazio Dio, qualunque sia, per avermi accordato tutto ciò.
Ho anche riletto con calma il tuo libricino e hai fatto veramente un bel lavoro. Grazie Purtroppo non riuscivo  a leggerlo in treno.
Ho pensato e ripensato prima di scriverti, ma quello che viene fuori è quello. Ho preso coscienza di una realtà che credevo di conoscere attraverso libri e documentari. In realtà mi sono accorta che non si è mai preparati abbastanza. Ammiro chi decide di vivere là, ma non le invidio. E' troppo forte per me.

Un grande grande abbraccio. Ci vediamo a maggio.



Considerazioni di Denise a 2 mesi dal viaggio

Incomincio ad apprezzare il viaggio, dimenticando poco per volta quello che non mi è piaciuto. Sono sempre più convinta che si è trattato più che altro di grande stanchezza fisica. 

A presto, un abbraccio 
Denise