sabato 10 maggio 2014

Eccomi qua!



Non è stato proprio possibile, per quanto mi sforzassi, fermarmi a raccontare.
Quando sono itinerante, nel movimento incalzante del viaggio non posso pensare, sintetizzare, valutare, mi lascio andare e così hanno fatto anche le mie tre compagne di viaggio, che con me, si sono affidate al magico fluido che ti conduce dove "devi" andare per impararecapire, migliorare.
Ilva, Sabrina, Lucia sono arrivate una dopo l'altra vivendo il loro sogno nel cassetto ognuna per 3 settimane.
Non era stato possibile formare un piccolo gruppo per i loro diversi impegni di lavoro, così, avevano optato per l'esperienza una a una.
24 ore su 24 insieme è stato certamente intenso da vivere, a volte non facile ma, di sicuro, più vicino al viaggiare solitario.
Ognuna di loro ha incontrato ciò che sarebbe auspicabile incontrare sempre, continuamente, durante tutto il corso della propria vita e che la paura , una debole convinzione o la poca fiducia in noi stessi spesso ci nega.
Per me, che ero accanto a loro come un bastone che puntella un albero è stato ugualmente intenso e fra le migliaia di emozioni che ho carpito alla loro umanità voglio condividerne tre:
  • Il coraggio di Ilva che riesce a camminare a piedi scalzi nel giardino zen della Park Guest House di Pondicherry, raggiungere il luogo scelto e sedere per la sua Meditazione.
  • L'infinita emozione interiore che Sabrina incontra nella cappella di Shantivanam Ashram ascoltando la performance di Paul Russil maestro dello Yoga of Sound.
  • La gioiosa purezza di Lucia che riesce ad amare Benares al primo incontro (non facile!), anche dopo l'enorme cacca di vacca nella quale sprofonda il suo piede che poi con molta naturalezza andrà a lavare al Gange. 
Mi avete voluto scrivere alcune impressioni e grate ringraziato ma io, io voglio dire grazie a tutte voi tre.